Con il totale sdoganamento di Arc System Works nel mondo dei picchiaduro e la consacrazione di Persona come pilastro del genere JRPG, era solamente questione di tempo prima che Atlus e l’azienda responsabile della saga di Guilty Gear tornassero ad allearsi per riportare sul campo di battaglia i personaggi della serie Persona. Curiosamente, però, si è optato per rimettere mano a Persona 4 Arena, picchiaduro a incontri 2D pubblicato in Europa nel 2013 e seguito da un altrettanto valido secondo capitolo in tempo record. L’operazione ha invero i suoi vantaggi, poiché il videogioco non era mai stato pubblicato su console nella sua forma più aggiornata, né i suoi DLC erano stati riproposti in un’unica edizione scatolata comprendente il malloppo di personaggi e brani musicali extra.

In questo senso, Persona 4 Arena Ultimax risponde a tutti i requisiti attesi da un videogioco che riunisce sotto il proprio nome ogni contenuto (meno qualche brano musicale) finora pubblicato, in quella che – fosse uscita anni addietro – si sarebbe classicamente intitolata “Game of the Year edition”. Ma Persona 4 Arena Ultimax è anche tanto altro, ad esempio un’occasione piuttosto ghiotta per gli appassionati per tornare ad evocare i propri Persona vestendo i panni dell’ottimo cast di protagonisti Persona 4 Persona 3, qui radunati per un’avventura in stile visual novel della notevole durata di più di 20 ore, contando anche le modalità extra. Non si tratta probabilmente della storia migliore in cui si sono mossi i protagonisti, e il tono in cui è raccontata non tiene conto dei neofiti e di chi non sia generalmente familiare con il loro universo. D’altronde la stessa scelta è stata effettuata anche per gli altri spin-off e cross-over dedicati al brand Persona; rimane comunque una modalità sufficientemente ben realizzata per gli standard delle avventure testuali, completamente doppiata, tradotta in italiano e impreziosita da inserti animati e illustrazioni celebrative.

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