Dopo una gestazione più lunga del solito, il nuovo capitolo della saga spin-off Empires torna a fare capolino sul mercato europeo. A chi non avesse familiarità con i cosiddetti “musou”, o semplicemente non masticasse riso al vapore e Dynasty Warriors a colazione, basti sapere che ogni episodio della serie, a partire dalla quarta iterazione, ha sempre potuto contare su un successivo spin-off con meccaniche più focalizzate sull’approccio strategico sottotitolato proprio “Empires”. In tal senso, Dynasty Warriors 9 Empires non fa eccezione, contaminando il mondo “tutto botte” dell’ormai conosciutissima produzione Koei Tecmo con velleità strategiche e barcamenandosi nella proposta di menù e meccaniche di ritorno dai vecchi spin-off che aggiungono un marcia extra alle più caratteristiche meccaniche action per cui la serie è conosciuta.

Detto questo, è anche vero che Dynasty Warriors 9 Empires portava sulle spalle la gravosa responsabilità di dover riuscire a mettere una pezza a quello che è considerato dagli appassionati una delle iterazioni più controverse dell’intero franchise. Il motivo è presto detto: nella sua incarnazione hack’n’slash, il nono capitolo rivoluzionò il sistema di combattimento con variazioni piuttosto importanti al gameplay, introducendo un open world da molti giudicato assolutamente inutile e condendo il tutto con un profilo tecnico e contenutistico non esattamente tra i migliori sul mercato, anche guardando al passato del franchise.

Il resto dell’articolo è disponibile su TheGamesMachine.it.