Credo che il rinnovato interesse nutrito dal grande pubblico occidentale nei confronti di Visual Novel giapponesi e JRPG a turni dallo stile anime sia ormai chiaro a tutti. Con il grande successo guadagnato da Persona 5 a cavallo tra le piattaforme di gioco, e la successiva consacrazione di brand affini e in forte ascesa come Tales of e Atelier, non potevano di certo mancare nuove produzioni dai valori produttivi minori che tentassero di emulare le atmosfere e l’estetica dei nomi più noti. Come per esempio Mato Anomalies.

Il resto dell’articolo è disponibile su TheGamesMachine.it.